INTRODUZIONE:
– L’esame di Laurea (o di Laurea Specialistica) costituisce il passo finale e obbligato della carriera di tutti gli studenti. Esso consiste nella discussione pubblica di un elaborato di carattere tecnico-scientifico (tesi di laurea), svolto sotto la guida di un docente della FacoltĂ (relatore) e (eventualmente) di uno o piĂą correlatori con le modalitĂ stabilite dal Consiglio di Corso di Studio (CCS).
– Raccolto il materiale bibliografico e conoscendo, anche molto approssimativamente, il lavoro da svolgere, è opportuno abbozzare un primo indice della tesi, suddividendo il lavoro in capitoli e paragrafi. In questo modo si può procedere con maggiore ordine e razionalitĂ . – L’indice finale della tesi potrĂ essere assai diverso da quello steso all’inizio, potendo cambiare durante il procedere del lavoro.
L’impaginazione Word:
la cosa più conveniente per non perdere tempo inutilmente è fare un’imposta pagina iniziale, definendo i margini della pagina, il tipo e la dimensione del carattere, l’eventuale spaziatura.
Probabilmente queste indicazioni ti verranno fornite dal relatore, ma solitamente ogni pagina dovrà essere di 30/35 righe di 65/70 battute ognuna. I margini saranno di 3 cm per il superiore e l’inferiore, di 3,5 cm ai lati.
a tesi deve essere redatta su fogli A4 (cm 21 x 29.7) e le pagine devono essere scritte su entrambe le facciate. Sul frontespizio devono essere riportati le indicazioni seguenti in accordo con il modello riportato in allegato a titolo di esempio:
• Università degli Studi di Udine
• Facoltà di Lettere e Filosofia
• Corso di Laurea (Laurea Specialistica) in Mediazione Lingusitica ( Informatica per le disicpline umanistiche)
• il titolo della tesi
• il nome del relatore
• il nome del laureando
• l’anno accademico cui afferisce la sessione di laurea.
Note, citazioni e riferimenti bibliografici:
rispetto a note e citazioni non esiste una regola unica. Quella che vi consigliamo è una delle più diffuse e precise.
– note: vengono create con il comando “inserisci-nota” e vengono numerate in progressione. Il rimando di nota precede il segno d’interpunzione (ma segue le parentesi e le virgolette).
A piè di pagina, al corrispondente numero di nota si avrà (es.):
– H. Bergson, Le rire (1900), trad. it. a cura di A. Cervesato e C. Gallo, Il riso, Laterza, Bari, 1916, 1987, p. 52.
– riferimenti bibliografici: la prima volta che si cita un’opera occorre dare gli estremi completi (separati da virgole), ivi compresi: autore con iniziale puntata; se possibile titolo e anno di edizione originale; titolo dell’edizione o traduzione da cui si cita; nome del traduttore (facoltativo)editore; luogo; anno; pagina. Es:
– K. Jaspers, Allgemeine Psychopatologie, Springer, Berlin, 1913, trad. it. Psicopatologia generale, Il Pensiero scientifico, roma, 1964, p.120.
– S. Freud, «Das Unheimliche» (1919), trad. it. di S. Daniele, «Il perturbante», in Opere di Sigmund Freud, a cura di C.L. Musatti, vol.9, Boringhieri, Torino, 1977, pp. 85 sgg.
– virgolette: sono sempre doppie basse (a sergente), mentre le doppie alte o singole vengono usate all’interno di altre virgolette.
La struttura finale della tesi si dovrĂ articolare nei seguenti punti:
• Sommario
• Indice
• Lista delle tabelle (eventuale)
• Lista delle figure (eventuale)
• Lista dei simboli (eventuale)
• Introduzione
• Corpo della tesi
• Conclusioni
• Ringraziamenti (eventuali)
• Bibliografia
• Appendici (eventuali)
Parole di “dedica” della tesi o epigrafi particolari potranno trovare spazio nelle prime pagine fuori testo.