Sinceramente, in termini percentuali quanti riescono a finire la triennale a 22 anni?

Domanda di .: Sinceramente, in termini percentuali quanti riescono a finire la triennale a 22 anni?
Sinceramente, in termini percentuali quanti studenti universitari riescono a finire un corso di laurea triennale a 22 anni, ammesso che abbiano iniziato a 19 anni?

La laurea triennale, a mio avviso, è stata una grande porcata del governo Prodi, ideata dal Ministro Fioroni nel 2007 e votata dal Parlamento e firmata dal Pres della Repubblica nel medesimo anno, tanto mica loro dovevano affrontare più di venti materie, contando anche le bibliografie di ciascuna, distribuite in malo modo, inflessibilmente, in tre anni…
L’hanno fatto, dissero, per farsì che gli italiani raggiungessero i primati laureandosi in giovanissima età come in altri paesi in cui ci si laurea a 22 anni. Peccato che non abbiano posto l’accento su come sono distribuite le materie negli anni di corso delle altre università europee e sulle specifità dell’ordinamento universitario delle nazioni in cui l’età media di laurea è ventidue anni! Chi ha ideato il D.M. che sancisce la laurea triennale, chi l’ha votato e chi l’ha firmato, con tutto il menefreghismo e quindi superficialità che è risaputo connota la classe politica dell’Italia da decenni, o non ha pensato o ha omesso che la triennale non è quinquennale, è laurea di base quindi non vale quasi un niente, conta di più la magistrale e tra una triennale conseguita ed una magistrale da conseguire c’è uno stacco di tempo di cinque-sei mesi rappresentato dal periodo post-laurea triennale in cui non si studia o perlomeno di dovrebbe studiare per superare il test d’ammissione al c.d.l magistrale, non si è già in un università a studiare le materie di una laurea specialistica. Risultato: la laurea triennale viene conseguita mediamente a ventitré anni e mezzo in certi casi al margine dei ventiquatro, e la laurea magistrale viene conseguita a ventisei, massimo ventisette anni (non sto affatto babbiando!). Mi dite che cavolo hanno concluso con l’entrata in vigore della laurea triennale se non appesantire gli anni universitari con materie quantitativamente insostenibili in un anno (6-8-9 materie ogni anno accademico)?
Io credo l’abbiano fatto con la consapevolezza che, come è riportato sul sito dell’Università La Sapienza di Roma, i tempi contemplati per finire un C.d.l triennale siano mediamente 4 (e loro l’hanno chiamata triennale, politici pagliacci) e quindi per truffare l’utenza, anziché pagare le tasse per 3 anni, queste vengono in realtà pagate per 4 anni accademici + le spese per essere in regola per la tesi e per stamparla, senza, ovviamente, tralasciare il fatto che data la distribuzione fuori luogo delle materie in tre anni avranno pure ben tenuto rpesente, nell’idearla e approvarla, che molti esseri umani, in quanto tali, si sarebbero persi per strada o ripetendo anni (un anno non sarebbe nulla considerato anche l’anticipo crediti che è concesso, ma è sempre un anno) e quindi pagando tasse per più di 3-4 anni o in molti casi abbandonando, ed i rpesidi di facoltà sanno bene che la triennale ha contribuito alla dispersione. Col càzzo che uno si laurea in tre anni esatti. Mi chiedo che livello di intelligenza abbia il Fioroni e collabori che hanno ideato questo decreto ministeriale.

Migliore risposta:

Answer by Cri E Ro
Nel mio corso di laurea quest’anno hanno aggiunto al primo anno altre 4 materie oltre le 8 che già c’erano.. Poveri loro! Ma secondo loro è mai possibile che questi poveri sventurati facciano 12 esami in un anno cioè uno al mese senza andare fuori corso? -.-” è tutta una cosa fatta per scopo secondo me!

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